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domenica 13 novembre 2011

La storia di Fido

...l'Hachiko di Borgo S. Lorenzo.
di Aris


Era il 1941. In una fredda serata d'inverno, un guaito attira l'attenzione del signor Carlo Soriani che trova un cucciolo ferito in un torrente. Subito lo porta a casa e Fido, così chiamò il cane, subito diventa suo.
Fido non era bravo né a cacciare e né a fare la guardia, ma ogni mattina, alle 5.30, svegliava il padrone e lo accompagnava a lavoro e, alle 19.00, andava a prenderlo alla fermata della corriera. 
Qualche volta, il signor Soriani per scherzare non scendeva e il cane saliva per cercarlo tra i sedili. 
Così avvenne per due anni, fino a quando delle bombe [si era in guerra] distrussero la fabbrica dove lavorava il signor Soriani. Ma Fido era sempre lì che aspettava, puntuale come sempre. Così quando arrivò la corriera e scesero tutti i passeggeri, il cane salì e, quando vide i sedili vuoti, ritornò a casa. La famiglia Soriani, quando vide il cane da solo, capì che Carlo non sarebbe mai più tornato. 
Tutti i giorni il cane andò ad aspettare il suo amato padrone, e tutti lo notarono. Il suo viaggio dalla casa alla piazza durò circa quattordici anni. Le sue giornate Fido le passava davanti alla casa, con il naso in su, rivolto verso Borgo S. Lorenzo. Anche negli ultimi anni di vita, quando le zampe non lo reggevano più, con gli occhi annebbiati e le orecchie a ciondoloni, era sempre lì che attendeva l'arrivo del suo padrone Il sindaco ordinò che Fido potesse circolare liberamente senza la museruola. Il nove novembre 1957 il cane viene premiato con una medaglia d'oro con una cerimonia. L'otto giugno 1958 Fido morì e la notizia fu annunciata su tutti i giornali. Fido fu sepolto vicino al corpo del suo padrone.
Pochi mesi dopo la sua morte è stato inaugurato il monumento che lo rappresentava, opera dello scultore Salvatore Cipolla.




Il cantastorie Lorenzo De Antiquis ha dedicato a Fido e a Soriani il brano "Tempo di guerra, è notte piovosa..." 

" ...una sera d'inverno, nel 1941, Carlo Soriani, un operaio di Luco del Mugello, frazione di Borgo S. Lorenzo, stava pedalando sulla sua vecchia bicicletta, diretto verso casa... 

Tempo di guerra, è notte piovosa
la strada fangosa,
il buio total.
Un operaio pedala, ma sente
qualcuno è gemente
qualcuno sta mal.
«Che gli è?» domandassi Carlo
Soriani uomo cordiale dal cuore
assai buon.
Quel cuccioletto nel fosso trovato
ferito, infangato gli muove pietà.

Se lo raccoglie in petto lo pone
si chiude il giaccone
riprende il cammino.
Eccoci a casa la moglie e i bambini
carezze e bacini
a quel cagnolin.
Ora ha trovato una cuccia,
una casa, Fido è felice
col suo salvator.
Segue il padrone ovunque lo veglia
puntuale lo sveglia all'alba ogni dì.

Parte da Luco ogni dì la corriera
ritorna alla sera
e Fido lo sa.
Per lavorare ogni giorno
il padrone su quel carrozzone
si reca in città.
Fido è festante, dimena la coda
quando alla sera ritorna il padron.
Salti di gioia, d'affetto, d'amore
esprime il suo cuore
la felicità.

L'odio dilaga, la guerra è feroce
terribile croce,
per l'umanità.
Ecco un terribile bombardamento
Borgo S. Lorenzo
colpito sarà.
30 dicembre cento i caduti
Carlo Soriani non tornerà più.
Povero Fido, cercava il padrone
non sa la ragione
perché non c'è più.

Dolore immenso, continuo straziante
del cane vagante
che cerca qua e là.
Passa la guerra, ritorna la pace
ma Fido tenace
continua a sperar.
Eccolo in piazza che sale in corriera
tutte le sere il padrone a cercar.
Povero Fido la gente dice
e il cane infelice
s'accuccia, sta là.

Quattordici anni ormai son passati
i tempi cambiati
è l'ora del "bum".
Fido è già vecchio ma seguita andare
in piazza aspettare
la testa all'ingiù.
Il 9 giugno del 58 Fido
è morto aspettando il padron.
Favola vera di un uomo e di un cane
nel cuore rimane
qualcosa di più..."

Testo tratto da qui.

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