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lunedì 21 novembre 2011

Ancora Hachiko e Fido...

di Kiki Rap

Storia di Hachiko
Hachiko nacque nel 1923 in una fattoria.
Era una razza di Akita bianco.
All'eta' di 2 mesi venne adottato da Ueno, professore presso il dipartimento agricolo dell'Universita' di Tokyo, che lo porto' con se' nell'abitazione di Shibuya.
Ogni mattina il professor Ueno si dirigeva per esigenze di lavoro alla stazione di Shibuya
Il 25 maggio 1925 Ueno morì di ictus mentre era all'universita'.
Hachiko innocente di quello che era successo al padrone ha continuato per quasi 10 anni ad aspettare il suo padrone alle 5 del pomeriggio nella stazione di Shibuya.
Con il tempo tutto il popolo giapponese venne a conoscenza della storia di Hachiko.
Nell'aprile 1934 venne realizzata un'opera con le sembianze di Hachiko, posta nella stazione di Shibuya.
L'8 marzo 1935 Hachiko morì all'età di 12 anni,dopo aver atteso interrottamente per 10 anni il ritorno del suo padrone. Questa notizia venne inserita in tutte le prime pagine dei giornali giapponesi e venne dichiarato un giorno di lutto per ricordare il suo gesto di fedelta' nei confronti del padrone

Storia di Fido

Una sera di inverno del 1941, un operaio residente nei pressi di Borgo San Lorenzo trovo' in un fosso un piccolo cucciolo di cane ferito.
Questo cucciolo si affezionò moltissimo a questo uomo, e una volta guarito iniziò a seguirlo ogni mattina, accompagnandolo nel luogo dove lavorava.
Fido poi tornava a casa, ma la sera puntuale era di nuovo li' per riaccompagnare a casa il suo padrone.
Purtroppo pero', nel 1943, in piena guerra Borgo San Lorenzo fu soggetto a un violento bombardamento in cui perse la vita il padrone di Fido.
Il fedelissimo animale non si perse d'animo, e ogni giorno, per 14 anni, fino alla sua morte, aspetto' il padrone alla fermata della corriera.
Il sindaco colpito dalla straordinaria fedeltà di Fido gli diede una medaglia d'oro in cui la vedova Soriani (la moglie del padrone di Fido) si commosse.
Fido, purtroppo, mori' il 9 giugno 1958, la notizia fu diffusa in tantissimi giornali.
Per permettergli di ricongiungersi con il proprio padrone, Fido fu sepolto proprio accanto alla salma del signor Carlo Soriani.





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