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giovedì 20 ottobre 2011

Marea nera: una catastrofe in Nuova Zelanda


di Cipris

Il petrolio che fuoriesce dallo scafo
Nei giorni scorsi in Nuova Zelanda, un capitano di una petroliera non sapeva dove si trovava la barriera corallina e allora lo scafo ci si è incagliato. La nave si è messa in una posizione pericolosa, e da una crepa sono fuoriuscite tonnellate di petrolio -per adesso 400 tonnellate delle 1.500. Allora, dei volontari si sono impegnati a raccogliere quelle bolle di petrolio arrivate fin sulle coste.
La nave sta facendo ancora cadere in mare il petrolio e in Nuova Zelanda tutti sono con il fiato sospeso, ma anche il resto del mondo si sta prendendo uno vero spavento.
Gli uccelli stanno morendo e, quando li trovano a riva, sono tutti neri a causa del petrolio; i pesci e la vegetazione diminuiscono sempre di più perché si trovano proprio dentro a quella catastrofe. Con quel mare sporco è stato specificato alla popolazione locale che non deve né pescare, né nuotare in questo momento perché sarebbe un vero e proprio suicidio.
Bolle di petrolio arrivate dal mare
La gente spera -e sogna- che queste cose non succedano più, che questo finisca il più presto possibile, perché sennò il nostro amato mare non sarà più tanto pulito ed è possibile che ciò succeda in qualsiasi altra parte del mondo. Dobbiamo impegnarci per non far accadere di nuovo tutto questo.

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