Circa
250 persone -fra cui specialisti accorsi da Australia, Gran
Bretagna,Olanda e Singapore- sono impegnate nelle operazioni di
pompaggio, raccolta e contenimento del petrolio riversatosi in mare
in Nuova Zelanda dalla nave porta-container Rena, incagliata sulla
barriera corallina di Astrolabe, nella Bay of Plenty, che s'affaccia
a nord-est dell'isola, 22 km a largo della cittadina di Tauranga.
Dal
cargo si e' sprigionata una macchia di carburante larga 5-6 kilometri
che minaccia un disastro ecologico.
Intanto
300 militari sono in standby per ripulire le spiaggie minacciate
dall'arrivo delle bolle di petrolio.
Le
autorita' neozelandesi sperano che una volta estratto e pompato nei
serbatoi di chiatte il petrolio a bordo del cargo-container
Rena, sara' possibile riportare in galleggiamento la nave, un compito
di cui sono responsabili gli armatori, particolarmente complesso
perche' meta' delo scafo e' incagliata nella barriera mentre l'altra
estremita' galleggia ancora.
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